Il Leit-Motiv di quei favolosi Anni ‘70
Il cambiamento era nell’aria. Gli anni ’70 nel mondo, rappresentavano un approdo di grandi contestazioni, ma anche di importanti cambiamenti. E noi ragazzi di ieri, divoravamo ogni momento di quella innovazione. Il futuro era alla portata di tutti e chi aveva le giuste capacità di emergere, poteva farlo, seguendo modelli e regole ancora tutte da inventare.
Questo non imponeva precisi stili di vita, ma dava modo alle menti di aprirsi al nuovo, che bussava alle porte. Nel 1977 il giovane Ian Dury apriva una breccia nel mondo musicale con il brano “Sex & Drug & Rock & Roll. Diventato oggi uno dei leit-motiv, entrato a far parte del linguaggio comune delle generazione moderne. Quelle parole, al contrario, sapevano più di “a muso duro” al cospetto di un certo perbenismo e certi modelli a cui molti giovani di oggi sentono la necessità di imitare, uniformandosi in maniera maniacale a stili di vita impersonali e globalizzati.
Nonostante il senso delle parole, l’intento dell’autore era completamente diverso, e cioè quello di consigliare uno stile di vita lontana dagli eccessi. Ed io ne ho voluto subito prenderne le giuste distanze, grazie agli anni vissuti in Sud America, dove il mio stile di inconfutabile libertà, mi permetteva di fare da sfondo all’aria che respiravo. Non fumo più da oltre dieci anni, e ne vado fiero.
Ma una cosa ho pensato, a differenza di chi, superata una certa soglia anagrafica, è già un ottimo risultato se del trinomio iniziale restasse il Rock & Roll. Ho già messo nel paniere Una buona bottiglia di Rum Brugal. Una scatola di Sigari Cohiba e tanta fantastica Musica Jazz. Non voglio per niente bandire quel magico trittico che Ian Dury aveva fatto conoscere ad intere generazioni.
Molti ancora continuano a sognare. Io invece penso che Rum & Cigar & Musica Jazz, non mi faranno rimpiangere momenti che ho pienamente vissuto e divorato, senza mai fermarmi.